QUERCETINA
La quercetina, flavonoide appartenente alla sottoclasse dei flavanoli, si trova in numerosi alimenti: mele, frutti di bosco, Crucifere, capperi, uva, cipolle, scalogno, tè, pomodori e radicchio. Il tipo di coltivazione influenza significativamente la quantità di quercetina contenuta nell’alimento, ed è stato osservato che la coltivazione biologica ne favorisce maggiori concentrazioni 😉
In uno studio su 36 volontari sani è stato osservato che la somministrazione di un integratore contenente quercetina in forma di aglicone e a diversi dosaggi (50, 100 e 150 mg/die per 2 settimane) comportava un aumento della concentrazione plasmatica di quercetina del 178%, 359% e 570%, rispettivamente, con una certa variabilità indipendente dal sesso e dalla composizione corporea dei soggetti, e maggiormente influenzata dalla composizione del pasto (la quercetina si assorbe meglio in presenza di grassi e di FOS)
Studi sulla biodisponibilità dimostrano che la biodisponibilità di quercetina da fonti alimentari o da integratori non cambia e dimostrano che moderati dosaggi di quercetina sono sufficienti ad assicurare elevate concentrazioni plasmatiche.
L’emivita plasmatica della quercetina è mediamente di 16 ore (11-28 ore), il che rende sufficiente la mono-somministrazione giornaliera. Si distribuisce in numerosi tessuti e viene accumulata prevalentemente all’interno dei mitocondri.
Azione antiossidante:
I radicali liberi possono causare seri danni alla cellula mediante la loro interazione con DNA, membrane plasmatiche e proteine, contribuendo all’insorgenza di patologie degenerative, tumori e invecchiamento.
L’effetto antiossidante della quercetina, dimostrato in diversi studi in vitro e in vivo, si esplica principalmente attraverso l’azione come agente riducente e protegge le membrane dalla perossidazione lipidica in più è in grado di regolare i livelli di glutatione inducendone la sintesi.
E` stato scoperto che la co-somministrazione di quercetina e vitamina C favorisce e potenzia l’effetto anti-ossidante della quercetina stessa.
La quercetina esercita inoltre azione modulante sugli enzimi di fase I e fase II dei processi di detossicazione epatica, riducendo complessivamente i livelli di stress ossidativo e l’attivazione di agenti cancerogeni. Agisce anche come agente chelante, in particolar modo per cadmio e piombo con cui forma complessi stabili che possono essere efficacemente eliminati.
Azione antimicrobica:
La quercetina si è dimostrata efficace contro numerosi virus: studi in vitro e in vivohanno confermato l’azione antivirale contro HIV e altri retrovirus, Herpes simplex (HSV) tipo 1, polio-virus tipo 1, virus dell’influenza A, parainfluenza tipo 3, epatite C (HCV), virus respiratorio sinciziale (RSV), Dengue, rinovirus, adenovirus, coxackievirus, citomegalovirus e coronavirus.
Il meccanismo con cui svolge la sua azione antivirale è complesso e riguarda l'inibizione dell’ingresso del virus nella cellula: l’effetto massimo si osserva quando la quercetina è somministrata in prevenzione e il blocco dell’assemblaggio dei virioni.
La quercetina possiede anche attività antibatterica contro Salmonella enterica Typhimurium, Pseudomonas aeruginosa, Helicobacter pylori, Staphylococcus epidermidis, S. aureus, Escherichia coli, Porphyromonas gingivalis; azione antimicotica contro Candida albicans, Cryptococcus neoformans e Aspergillus niger, e azione inibente la crescita di diversi Protozoi.
Azione anti-infiammatoria:
Diversi studi in vitro e in vivo hanno dimostrato la sua capacità di inibire il rilascio di citochine pro-infiammatorie, istamina e riduce l’espressione della proteina C reattiva.
Azione immunomodulante:
mediante la stimolazione dei linfociti Th1
Potenzia l’azione litica dei linfociti natural killer (NK), la chemiotassi dei neutrofili, e sostiene la proliferazione dei linfociti Th1
Esercita effetto inibitorio sull’attivazione delle cellule dendritiche; stabilizza i mastociti, inibendo il rilascio di istamina e serotonina da parte dei mastociti intestinali, ed esercita effetto citoprotettivo a livello gastro-intestinale. Inibisce inoltre la produzione di IL-6
La quercetina svolge complessivamente un’azione modulante, bifasica e regolatoria sulle funzioni immunitarie e sull’infiammazione.
Altre azioni:
La quercetina si comporta come ionoforo nei confronti dello zinco libero: in presenza di quercetina, infatti, si forma un chelato con lo zinco e questo complesso è in grado di attraversare la membrana plasmatica senza l’utilizzo di trasportatori. In questo modo la quercetina è in grado di favorire l’assorbimento dello zinco e la co-somministrazione rappresenta quindi un’ottima azione sinergica per migliorare l’assorbimento di questo catione che è fondamentale per sostenere le funzioni del sistema immunitario.
In uno studio nei topi è stato osservato che la quercetina agisce come prebiotico, migliorando la disbiosi indotta da antibiotici e aumentando la diversità microbica del microbioma; inoltre la quercetina protegge l’integrità dell’epitelio intestinale preservando le funzioni di barriera, e aumenta la produzione di butirrato 😉
Quindi è possibile integrarla con la dieta per:
- Prevenzione dell’insorgenza di infezioni;
- Asma, allergie e dermatite atopica;
- Problematiche epatiche (riduzione dell’ALT e protezione dal danno ossidativo causato da alcol);
- Malattie neurodegenerative;
- Esofagite da reflusso;
- Infezione da H. pylori;
- Prostatite e cistite interstiziale;
- Artrite;
- Sindrome metabolica e obesità;
- Nutrizione dello sportivo.
La quercetina è in grado di potenziare l’effetto di altri polifenoli, ad esempio la curcumina e il resveratrolo, quando somministrati insieme. Inoltre è in grado di potenziare l’effetto antimicrobico di alcuni antibiotici.
La quercetina è una molecola sicura e ben tollerata. Dosi fino a 1 grammo/die per diversi mesi non hanno rilevato effetti indesiderati nè alterazione dei parametri ematici di funzionalità renale ed epatica. Inoltre, dosi basse di quercetina, fino a 150 mg/die, sono in grado di innalzare significativamente la concentrazione ematica di quercetina e hanno dimostrato importanti effetti biologici sull’uomo .
Diciamo che 200mg/die è la dose ottimale di integrazione.
Non sono state riscontrate particolari interazioni tra la quercetina e la maggior parte dei farmaci; le uniche eccezioni sono per la digossina e i fluorochinoloni.
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